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Domenica, 10 Novembre 2019 16:22

CONSIGLI DIETETICI NELLA MALATTIA DIVERTICOLARE (Diverticolosi e Diverticolite)

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Dott.ssa Manuela Nobile - Nutrizionista

I diverticoli sono delle piccole sacche estroflesse che si formano nel tratto digerente, soprattutto nell'ultima parte del colon (sigma). La loro presenza determina la diverticolosi, mentre la diverticolite rappresenta l’infiammazione o le complicazioni di tali diverticoli.

Nel loro complesso queste condizioni prendono il nome di malattia diverticolare. La causa principale dello sviluppo dei diverticoli è dovuta ad una alterazione della motilità intestinale; l’aumento locale della pressione determina una fuoriuscita della mucosa nei punti più deboli della tonaca muscolare dell’intestino, con la conseguente formazione delle sacche. la stipsi e la mancanza di esercizio fisico possono aumentare il rischio di formazione dei diverticoli.

La maggior parte delle persone scopre di avere dei diverticoli in modo del tutto causale, nel corso di indagini radiologiche o endoscopiche del colon.  La presenza di diverticoli aumenta progressivamente con l’età; fortunatamente solo raramente questi andranno in corso ad infiammazione ed ancor meno  a complicanze, quali  sanguinamento e  perforazione.

Nella fase asintomatica o di remissione della malattia diverticolare, i diverticoli non sono infiammati e non producono sintomi o dolori intestinali. In questo periodo le indicazioni dietetiche hanno lo scopo di prevenire l’estensione del numero e volume dei diverticoli e gli episodi di diverticolite.

Dal punto di vista dietetico particolare attenzione deve essere posta sul consumo di fibre e di acqua, che in quantità adeguate favoriscono la motilità intestinale, interrompendo il circolo vizioso che porta allo sviluppo dei diverticoli e riduce il ristagno dei residui alimentari e del materiale fecale all’interno del diverticolo e pertanto il rischio di infiammazione. 

Se esiste una diagnosi di malattia diverticolare si raccomanda di assumere regolarmente la terapia prescritta dal medico e consultarlo prima di assumere lassativi, compresi quelli a base di “erbe”.










ALIMENTI CONSIGLIATI NELLA DIVERTICOLOSI

  • Consumare almeno una porzione abbondante di verdura cotta o cruda e un frutto per pranzo e cena.
  • Inserire frequentemente nella propria alimentazione minestrone o passato di verdura, pasta con sughi di verdure, pasta e legumi.
  • Se non si è abituati a consumare regolarmente verdura, introdurre progressivamente (iniziando con piccole quantità) e secondo la tolleranza individuale i diversi tipi di verdura per evitare un’eccessiva fermentazione intestinale o la spiacevole sensazione di distensione addominale.
  • Preferire cereali integrali, pane  pasta riso  fette biscottate sempre integrali.
  • Bere almeno un litro e mezzo o due litri di acqua al giorno.
  • Gli integratori alimentari a base di psillio o crusca possono essere molto utili per migliorare la motilità intestinale e prevenire le complicanze, ma vanno indicati dal medico.




ALIMENTI DA ELIMINARE O RIDURRE  NELLA DIVERTICOLOSI

  • Le diete povere di scorie, contrariamente a quanto comunemente ritenuto, sono controindicate. Possono essere utilizzate solo per un brevissimo periodo nella fase di riacutizzazione (si veda oltre).
  • Attenzione alla frutta e verdura contenente semini (per es. melanzane, pomodori, kiwi, fichi, semi di zucca, di sesamo, di girasole...) che possono depositarsi con maggior facilità nel diverticolo.
  • Per lo stesso motivo è opportuno sminuzzare le verdure a fibre lunghe (es. finocchi, fagiolini).
  • Limitare il consumo di bevande che irritano la mucosa intestinale quali vino e birra (massimo un bicchiere al giorno per le donne e due per gli uomini), superalcolici (da assumere raramente) e di caffè/tè (massimo tre tazze al giorno).
  • E’ opportuno limitare gli alimenti piccanti e non aggiungere pepe o peperoncino nella preparazione dei piatti, anche essi irritanti per la mucosa intestinale.
  • Nella fase sintomatica (caratterizzata da dolore addominale, febbre, brivido, diarrea o mancata emissione di feci, nausea, vomito) le indicazioni dietetiche per la diverticolite devono essere valutati attentamente dal medico caso per caso e quelle riportate di seguito sono da considerarsi solo generiche.





ALIMENTI CONSIGLIATI O PERMESSI NELLA DIVERTICOLITE

  • Alla ripresa dell’alimentazione prediligere una dieta liquida o semiliquida a ridotto tenore in fibra (pasta/riso/semolino in brodo conditi con olio crudo, carne o pesce omogeneizzata o tritata, uova) poi aumentare progressivamente la consistenza (aggiungendo pane bianco secco/grissini/fette biscottate, prosciutto crudo/bresaola) e la quantità di alimenti contenenti fibra.
  • Sia alla ripresa dell’alimentazione dopo complicanze che in corso di infiammazione, sono comunque permessi  banana e mela, zucchine, carote lesse e patate nonché i centrifugati di frutta e verdura.
  • In corso di un episodio infiammatorio e nelle settimane successive può verificarsi una temporanea intolleranza  al lattosio. Possono essere tuttavia assunti latticini a ridotto contenuto di lattosio quali lo yogurt, o contenente lattosio in quantità trascurabili, come il parmigiano.


ALIMENTI DA ELIMINARE O RIDURRE  NELLA DIVERTICOLITE

  • Eliminare cioccolato, cibi fritti, piccanti, bevande alcoliche e gassate.
  • Per un breve periodo, dopo la fase acuta, eliminare alimenti ad alto contenuto in lattosio come il latte e i formaggi freschi, così come insaccati contenenti lattosio come il prosciutto cotto ed i wurstel.
  • Per un breve periodo dopo la fase acuta evitare cibi ricchi in fibra: frutta, verdura (tranne quelle sopra indicate),  legumi, prodotti integrali, carni molto fibrose.
  • Evitare in particolare le varietà di frutta e verdura per le quali non è possibile rimuovere i semini o ad alto contenuto di fibra: fichi, fragole, lamponi, ribes, more, kiwi, melograno, fagiolini, semi di girasole, nocciole e mandorle.

 

 

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