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L'amore cos'è

L'amore cos'è?
Silloge poetica
Dott.ssa Serena Magrì
Presentazione di Paola Marzoli
Esistono diversi modi per frequentare l'infinito.
Uno è quello di Leopardi che lo osserva da dietro la siepe, 'protetto dalla ragione'.
Seduto al riparo della siepe, Leopardi, 'nel pensier si finge' 'sovrumani silenzi e
profondissima quiete' e, in questa 'finta' (immaginata e definita) immensità
il pensiero può sciogliersi verso intentati, dolcissimi naufragi.



Esistono naufragi reali e definitivi. Ma da quelli nessuno torna a raccontare.

Esiste un modo di entrare in un infinito indefinito, direttamente, a piedi,
con efficaci lasciapassare. (I lasciapassare garantiscono il ritorno).
I lasciapassare di Serena Magrì, consistono in un bagaglio di immagini fluide:
più fluide di quelle fermate nei simboli già congegnati, ancora più fluide
di quelle scorrenti nei miti primordiali.
I lasciapassare di Serena Magrì sono inoltre corrisposti, rispecchiati, vidimati
(impanati, potremmo dire, se fossero cotolette) nell'immaginario ordinato
dei manuali di neurologia: sintonici con le trasmissioni bianche dei neuroni,
con il serpeggiare dei messaggi e dei messaggeri degli apparati ormonali.

Con Serena Magrì si entra, si timbra per il ritorno, e da dentro si osserva:
immersi in uno spazio bianco, senza suono,
precedente ogni umana grossolana emozione.
Nel mondo di laggiù avvengono movimenti precedenti anni luce la divisione
del bene dal male che ci scacciò dall'Eden, precedenti anche la stanzialità
edenica: scambi di extraterrestri, rapidi passaggi e messaggi, fluttuazioni,
propagazionii di onde, vibrazioni, scivolamenti,
scambi improvvisi, attrazioni e repulsioni ritmiche.
Segnali, spire, spirali, balenii di occhi rossi, saettamenti di lingue.
La domanda edenica e postedenica appena tentata laggiù si stempera e si spegne
come un fiammifero nel vento primordiale.

Il viaggio in cui ci conduce Serena Magrì non è un vagheggiamento edenico
o panico di uomo colto, nemmeno uno sprofondamento da uomo o donna
in caduta libera, non è nemmeno la partecipazione mistica dei santi
o dei miti primitivi: é un viaggio guidato nel mondo bianco
che sotto e dentro ci abita e da sotto e da dentro ci muove.
Che i signori entrino.....
Paola Marzoli
Paola Marzoli è nata nel 1944 e vive a Milano dove, dopo la laurea
in architettura e alcuni anni di attività nel campo dell'architettura,
si occupa di pittura e psicoanalisi. Ha esposto le sue opere a partire
dal 1974 in mostre personali a Milano, Firenze, Parigi, Mannheim,
Sao Paulo (Museu de Arte), Bruxelles, e ha partecipato a varie
manifestazioni collettive.
 
INDICE

I - Amo il tuo passo leggero
II - Dopo cena
III - Morire d'amore
IV - Ghirlande di niente
V - Il germoglio fiorito
VI - E sarai un vascello incantato
VII - Il volo
VIII - Amore per gioco
IX - Naufragio
X - Madre e figlio
XI - Per amore e per gioco
XII - Il graffio
XIII - Per gioco e per amore
XIV - Naviganti

I - Amo il tuo passo leggero

Un sentiero
Nel buio
Mi porta
Da te
Striscio
Sulla tua pelle
Di polvere fine
Creatura
Sottile
Fluttuante sul mare

Lunare
Amante mia
Bianco corpo
Senza ombra
Sprofondo
Strisciando
Nell'antro sontuoso

Cadiamo
Sognando
L'amore
Di giorno
Dormiamo
Abbracciati
Sul fondo del mare
Di notte
Ti levi
In silenzio
Sull'acqua nuziale
Amo il tuo passo leggero

II - Dopo cena


La Donna domanda al Serpente
L'amore cos'è?
Il Serpente striscia
Pensando tra sé
Che l'amore non c'è

Le porge la mela
La Donna sorride
Contenta
Pensando
Ho capito
L'amore s'addenta

E' un piacere
Guardarla mangiare
Il Serpente
Turbato
Ripensa
All'amore
L'amore cos'è?
Sospira ispirato

Risponde la Donna
Dal frutto appagata
L'amore è una buona mangiata
 
III - Morire d'amore

La Sirena accarezza la Medusa
Con subacquea tenerezza
La Medusa fa le fusa
Come un gatto
E' un contatto celestiale
In fondo al mare
E' l'amore

La Sirena
Con la coda di serpente
Accarezza la Medusa
Dai tentacoli urticanti
Dal cappello trasparente
Le racconta del passato
Dissipato
A tentare i naviganti
Le promette
Un amore
Straordinario ed esemplare
Le propone
Un fastoso matrimonio
In fondo al mare

Medusa leggera
Medusa sinuosa
Mi piaci
Mi piaci
Adoro i tuoi baci
Mia bella Medusa
Non farmi aspettare
Abbracciami
Stringimi
Lasciati andare
La Medusa
Sospira
Arrossisce
Poi sbianca
Con la mano sul cuore
S'affloscia nel mare
E muore
Soffocando
D'amore
 
IV - Ghirlande di niente

Quanta paura
Hai avuto ad amarmi
Tra pensieri guerrieri
Carezze leggere
Sogni
Sirene
E ghirlande di niente
Ho aspettato
Ho aspettato
Ho aspettato
Il mio canto
Nel tuo cuore
Nei tuoi occhi
Mondi nuovi
Sotto a un sole rinato
T'ho amato
T'ho amato
T'ho amato

Il mio canto
T'esplode tra le mani
Niente reami
Niente domani per noi
E' l'ora
A te la corona buia
Il tesoro dei briganti
Il tramonto dietro ai monti
Al mondo
Voli chiari
Trasparenti
E venti d'oro
T'adoro
T'adoro
T'adoro
 
V - Il germoglio fiorito

Luna bianca
Luna di latte
E' notte
Il Drago t'aspetta
All'inizio del mare
La Luna sorride
Galleggia nel cielo
Si specchia nell'onda
Nera

Luna nera
Luna d'argento
E' l'alba
Il Drago t'aspetta
All'inizio del tempo
Ti donerà una pietra
Preziosa
Ti lancerà germogli
Di rosa

Luna rosa
Luna d'oro
E' giorno
La Luna sorride
Ondeggia nel cielo
Svanisce nel fuoco
Del sole che nasce

Da allora
Il Drago attende la Luna
L'attende all'inizio del mare
L'attende all'inizio del tempo
La Luna non torna
Il sogno è finito
E' perduta per sempre
La pietra
E' perduto per sempre
Il germoglio fiorito
 
VI - E sarai un vascello incantato

Il Serpente sta per affogare
Le Sirene lo vogliono salvare
Hanno seni di corallo
Capezzoli di sabbia
Rinchiudono il Serpente
In una gabbia
D'onde
E cantano
Serpente di piombo
Nel mare vai a fondo
Se tu vuoi viaggiare
Tra sabbia e corallo
Impara a nuotare
Allarga le spire
Distendi la coda
La testa un timone
Le scaglie uno scafo dorato
E sarai
Un vascello incantato
Sarai un drago con vele splendenti
Avrai un grande pennone svettante
Guizzerai come un delfino
Diventerai un Serpente marino
 
VII - Il volo

Il Serpente non riesce più a volare
Donne alate lo vogliono aiutare
Hanno mani grandi
Celesti e traforate
Pelle d'alabastro
Dita piumate
Un tocco sapiente
Distende il collo avvizzito
Solleva la testa cadente
Si alza il Serpente
Nel cielo stellato
E vola incontro alla luna
Leggero come una piuma
 
VIII - Amore per gioco

La Donna
Serpente amato
Darò vita al tuo corpo immoto
Mi specchierò nei tuoi occhi di vetro
Incendierò la tua coda indolente
Io ti desidero immensamente

Il Serpente

Donna piromane
Ardente
Impudente
Sono il Serpente
Paziente
Prudente
Amami perdutamente

La Donna

Sta' zitto Serpente
E allarga le spire
Spalanca la bocca
Fa' splendere gli occhi
Non dire niente
Serpente saccente
Muoviti piano
Lentamente
Lancia alla luna
Alle stelle
Nel vento
Un sibilo lungo
Scrosciante
Potente
 
IX - Naufragio

La Donna descrive al Serpente
Le onde incontrate nel mare profondo
Mare bianco
Sconosciuto
Mare ignoto
Mai posseduto
Sorride il Serpente
Allarga le spire stellate
E sibila.
Un sibilo d'oro
Un sibilo astuto
Sprofonda la Donna nel mare perduto
 
X - Madre e figlio

Luna bella, luna chiara
Grande luna, luna sorgente
Bianca madre del Serpente

Le spire son d'oro, la coda d'argento
La lingua sibila nel firmamento
La testa è ambrata, guizzante, crescente
Testa lunare del Serpente

Dolce luna, luna calante
Ora è mattina
Dormi, luna serpentina
Sogna, pallida luna dormiente
I guizzi d'oro di tuo figlio - il Serpente
 
XI - Per amore e per gioco

Il Serpente
Donna bianca, leggera, sognante
Donna desiderante
Mi serve il fuoco dei tuoi occhi
Per i bambini e i loro balocchi

La Donna

Eccoti fuoco, smeraldi e rubini
Per il gioco dei bambini
Eccoti trottole, giostre dorate
E madri rosa, dolci, argentate

La Donna e il Serpente

Madri di panna, di miele e rubini
Fatevi latte, zucchero e manna
Nella bocca dei bambini
Siate incantato miraggio di fuoco
E incendiate il loro gioco
 
XII - Il graffio

La Donna graffia
Il Serpente
Con unghie
Di latte
E sogna
Piaceri
Speciali
Reticolari
Intessuti
Di piccole pietre lunari.
Sprofondano
Insieme
La Donna
E il Serpente
In un mare
Incantato
In un mare di niente
 
XIII - Per gioco e per amore

La Donna
Serpente, Serpente più bello del reame
Spegni le mie brame
Serpente, Serpente alato
Canta per me un canto stellato
Serpente, Serpente acquatico
Serpente veggente
Serpente lunatico
Dammi il tuo collo lucente
La coda splendente
Dammi il tuo occhio brillante
La lingua saettante
Dammi le tue scaglie d'oro
Dammi la tua testa in fiore
Serpente, Serpente piumato
Incantami con un canto stellato
Canto muto
Senza voce
Lunga eco
Senza tempo
Suono lungo, vellutato
Lungo canto
Canto bramato

Il Serpente

Dammi un nido d'oro e d'argento
E riempirò di stelle il tuo firmamento

La Donna e il Serpente

Muore il fuoco nel camino
Cade la testa al vecchio bambino
Cade il vecchio bambino nel sonno
Sogna i sogni più belli del mondo

La Donna

Le mie brame sono spente
Muore il fuoco lentamente
Muore la fiamma nel camino
Esce dal sonno un nuovo bambino
Bambino nuovo
Bambino amato
Bambino nato nel reame stellato
 
XIV - Naviganti

Strada sorprendente
Abitata dalle primule
Strada di muschio
Coperta dalle piume degli angeli
Amore dolcissimo
Culla di luce
I naviganti ti cercano.