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Allattare non e'solo nutrire

di: Barbara Colombo

Subito dopo il parto il neonato cerca, annusa, lecca e infine succhia il seno e questo aiuta l’espulsione della placenta e riduce la perdita di sangue materna.
Dopo nove mesi di gravidanza l’evento parto segna il distacco tra la mamma e il bambino.

 

Il trauma di questo evento segna entrambi e la donna si sente come svuotata. Con il bambino vicino e l’allattamento il senso di vuoto e la tristezza del post partum diminuiscono, inoltre il bambino di sentirà contenuto, protetto, sicuro. Acquisisce fiducia verso il mondo, impara a conoscere il corpo della mamma, il suo odore, le sua voce e il suo calore.

Durante l’allattamento mamma e neonato si scambiano sensazioni di piacere e di benessere. La mamma comunica con parole, gesti, carezze e sorrisi e il bambino risponde guardandola, toccandola e variando il ritmo della suzione.



I VANTAGGI DELL’ALLATTAMENTO AL SENO

  • Ogni specie di mammifero produce latte altamente specifico per i propri cuccioli
  • La composizione del latte materno è la più appropriata per le esigenze del neonato
  • Il latte materno offre la protezione dalle malattie in quanto contiene agenti battericidi e anticorpi che lo proteggono dalle infezioni
  • È l’alimento più adatto per i bambini con una predisposizione familiare alle allergie
  • La digestione del latte materno è più facile perché contiene enzimi adatti per assimilarlo
  • Si evitano contaminazioni e alterazioni che può subire il latte artificiale per il fatto di essere riscaldato e somministrato in un contenitore
  • La suzione del capezzolo richiede l’uso di più muscoli e determina un miglior sviluppo facciale, dell’arco dentario e del palato
  • Il movimento della mandibola durante la suzione libera i condotti uditivi da eventuali ristagni e previene le otiti
  • L’allattamento al seno riduce per la mamma il rischio di tumore al seno
  • Non ultimo il latte materno è economico e pratico da offrire, sempre disponibile alla giusta temperatura e senza alcun procedimento particolare

L’atmosfera tranquilla e fiduciosa, un ambiente intimo e una posizione comoda e rilassante sono l’ambiente ideale per l’allattamento.
E’ ideale allontanare da se tutto ciò che può creare disturbo o ansia comprese persone in quel momento non gradite

L’allattamento efficace si basa essenzialmente su un buon attacco al seno. La posizione corretta del bambino è questa: pancia contro pancia, naso di fronte al capezzolo, bocca ben aperta a prendere non solo il capezzolo ma anche l’areola. Ci sono altre posizioni che si possono adottare a seconda delle esigenze di mamma e bambino, nonché ausili come un cuscino per sostenere il bambino in modo da non stancare il braccio

È opportuno attaccare il neonato quando piange e lasciarlo succhiare per il tempo che gli è necessario per sentirsi soddisfatto.

Nei primi due giorni di vita le poppate servono per assumere il colostro che facilita l’espulsione del meconio, le prime feci del neonato.
Le poppate saranno brevi e frequenti poi si distanzieranno e regolarizzeranno con un ritmo personale.
Il peso del bambino subirà prima un leggero calo per poi ricominciare a crescere.
Fino al ritorno del peso della nascita è bene pesare il neonato a giorni alterni poi è sufficiente una volta la settimana. E’ bene ricordarsi che l’accrescimento di un neonato non è mai regolare e costante.

Gli indicatori del benessere del bambino sono anche altri non solo il peso: il sonno tranquillo, il colorito, l’aspetto soddisfatto dopo la poppata, scariche di feci regolari e bagnare almeno quattro pannolini al giorno.

Da curare anche l’alimentazione materna una dieta sana, equilibrata e varia senza divieti o imposizioni sono la ricetta ideale per il benessere materno e non influiscono sul benessere neonatale.
In caso la mamma debba tornare al lavoro il latte so può raccogliere e conservare usando la tecnica di spremitura manuale o il tiralatte, usando un contenitore o un biberon sterile.

Una volta tolto il latte si conserva in frigorifero se si prevede di usarlo entro 24 ore altrimenti si deve immediatamente. Quando verrà utilizzare il latte bisognerà riscaldalo a bagnomaria fino a 37°C poi agitare il contenitore prima di darlo al bambino perché i grassi del latte si raccolgono in superficie

SCARSITA’ DI LATTE

La scarsità del latte è un problema che affligge molte donne.
E’ bene sapere che se il bambino non è sazio dopo la poppata può dipendere da diversi fattori.
E’ indispensabile il riposo, e uno spazio riservato alla mamma in cui ogni giorno si possa isolare dai problemi della vita quotidiana e dalle persone che caricano la donna di aspettative, di ansie e di inutili problemi che sortiscono l’effetto contrario a quello desiderato.

Utile può essere l’incontro con mamme che allattano al seno per confrontarsi sulle diverse esperienze, oppure un contatto telefonico o i gruppi dopo parto.
L’allattamento a richiesta, ossia ogni volta che il bambino ha fame, è la ricetta di base per risolvere questo problema perché proprio la suzione al seno a stimolare la produzione di latte.

Quindi non serve scoraggiarsi ed abbandonare l’allattamento al seno, non serve nemmeno limitare la durata delle poppate o dare l’aggiunta di latte artificiale perché l’unico risultato sarebbe quello di disorientare il neonato. La pratica della doppia pesata, ossia pesare il neonato prima e dopo il pasto per capire quanto ha mangiato, aumenta solo lo stress e l’ansia.

NON E’ VERO CHE….

Sfatiamo alcuni miti che sono ricorrenti nei racconti delle mamme:

innanzitutto non è vero che il latte viene solo ad alcune donne più fortunate

non è vero che le donne miopi non possono allattare per paura che peggiori la miopia

dopo il cesareo allattare è più difficile, potrebbe essere più dolorosa la posizione tradizionale di allattamento a causa della ferita da cesareo, ma si possono adottare posizioni alternative

la dimensione del seno e la forma del capezzolo non determinano la quantità di latte che, come abbiamo detto prima è prodotto su base ormonale attraverso un feedback che parte direttamente dalla suzione del capezzolo

i capezzoli rientranti non ostacolano l’allattamento perché esistono in commercio ausili utili per ovviare a questo problema

Il bambino non è infastidito dal sapore del latte quando la mamma mangia cibi con gusto forte come aglio e cipolle

il latte non diventa cattivo se la mamma si arrabbia e durante le mestruazioni.

Per qualsiasi dubbio o consiglio ci si può sempre rivolgere all' ostetrica che sicuramente sosterrà le donne nel percorso di allattamento dai primi giorni sino allo svezzamento.